Responsabilità Professionale Avvocato: Tutto Ciò Che Devi Sapere [Guida]
Indice dei Contenuti
La Responsabilità Professionale Avvocato è un argomento che si presta a interpretazioni non sempre facili da comprendere. Nel corso di questo articolo cercheremo di chiarire tutti i dubbi relativi alla questione. Buona lettura.
Responsabilità Professionale Avvocato: una questione assai spinosa
In questo articolo prenderemo in esame la Responsabilità Professionale dell’Avvocato. Più in particolare, risponderemo alla seguente domanda. Quando un cliente può chiedere un risarcimento al proprio avvocato?
Partiamo subito dalla seguente considerazione
Quando un cliente decide di affidarsi ad un avvocato deve farlo alla luce di un rapporto di fiducia. Tale rapporto è auspicabile possa rimanere intatto per tutta la durata della pratica. Molto spesso, quando un cliente si reca nello studio di un avvocato per istruire una causa si aspetta che il professionista gli garantisca la vittoria nel processo. Chiaramente l’avvocato cerca sempre di incoraggiare il proprio assistito. Ma non deve mai trascurare di evidenziare anche le criticità. I punti deboli del caso che gli viene affidato. Questa precisazione è essenziale. Dal momento che la vittoria della causa dipenderà dal giudizio di un organo istituzionale. E non soltanto dalla bravura dell’avvocato.
Nessun avvocato può avere la certezza matematica dell’esito di un giudizio ed è bene che lo faccia subito presente al proprio assistito
Tuttavia, affinché l’esito del processo sia positivo per il proprio cliente. L’avvocato deve procedere con la massima diligenza. Istruendo bene la causa. E adempiendo tutti gli obblighi professionali di sua competenza indicati nel Codice Deontologico Forense. Nell’eventualità in cui l’esito dovesse essere negativo. L’avvocato deve essere in grado di poter dimostrare al proprio cliente di avere fatto tutto quello che era in suo potere. Per portare a casa la vittoria.
Obbligo di mezzi e non di risultati
Chi esercita il mestiere di avvocato sa benissimo che, secondo il codice civile art. 1176, egli ha un obbligo di mezzi. E non di risultati nei confronti del cliente che gli conferisce il mandato. Mentre un’impresa edile che prende in carico la costruzione di un palazzo ha un obbligo di risultati nei confronti del proprietario o del committente. Per risultato si intende la creazione di un oggetto fisico rispondente o meno alle direttive di chi ha commissionato l’opera. L’avvocato, invece, agisce in una sfera immateriale. La vittoria di una causa. Ed è sottoposto solo ad una obbligazione di mezzi.
In pratica
L’avvocato ha diritto al compenso a prescindere da quello che sarà il risultato del processo per il cliente che ha assistito. A patto che egli abbia prestato i suoi servizi con diligenza, correttezza e buona fede. Un buon avvocato è tenuto a comportarsi come un buon padre di famiglia. E deve prendersi carico di una serie di doveri nei confronti dei suoi assistiti. Come quello di informazione, sollecitazione e dissuasione.
In quali casi l’avvocato è responsabile?
In primo luogo, l’avvocato è ritenuto responsabile quando non ha seguito nel modo corretto il suo assistito. E ciò ha comportato la sconfitta in un processo che poteva essere vinto. Ad esempio il professionista può perdere una causa. In quanto ha deciso di accettare un incarico che non rientrava all’interno della sua area di specializzazione. E ciò lo ha portato a commettere degli errori. Ma come si fa a stabilire se la causa è stata persa per colpa del legale? O perché la controparte aveva effettivamente ragione? E avrebbe vinto anche nell’eventualità in cui il comportamento dell’avvocato fosse stato ineccepibile?
Per farlo
Il cliente deve incaricare un altro avvocato. Che avrà il compito di esaminare l’operato del collega. Al fine di fare chiarezza sulla questione. E determinare l’effettiva responsabilità professionale dell’avvocato. Qualora l’avvocato dovesse risultare inadempiente diventa utilissima la Polizza di Responsabilità Civile Professionale. Da lui sottoscritta. Poiché agirà da scudo per il patrimonio del professionista. Che potrà così delegare alla propria compagnia di assicurazione il pagamento del risarcimento richiesto per vie legali dal cliente danneggiato.
Ecco alcune casistiche che possono spingere un cliente ad avanzare una richiesta di risarcimento:
Per Negligenza si intende una condotta professionale macchiata dalla trascuratezza. Ossia da una commistione di azioni compiute in modo superficiale e distratto. Pensa ad un avvocato che non approfondisce nel modo appropriato il dossier di un cliente. L’Imprudenza ha luogo quando il professionista, pur consapevole dei rischi a cui può andare incontro, decide comunque di procedere. Oltrepassando però i limiti di ciò che era consentito fare in quella determinata situazione. Abbiamo a che fare, in questo caso, con azioni e comportamenti eccessivamente impulsivi. Che dimostrano poco interesse nei confronti del cliente. I casi di Imperizia si riscontrano quando il professionista presta il suo servizio senza avere le appropriate conoscenze in un determinato settore. L’avvocato è tenuto a prestare sempre la massima attenzione a non compiere gli atti processuali o le notifiche oltre i termini utili.
Onere della prova, Responsabilità Contrattuale ed Extra-Contrattuale
La responsabilità professionale dell’avvocato, come abbiamo sottolineato in precedenza, non si fonda sull’obbligazione di risultato. E ciò significa che non può essere stabilita sull’esito di una causa. Affinché il cliente che ritiene di essere stato danneggiato possa ottenere il risarcimento. Deve provare che esiste un nesso causale tra il danno subito e la prestazione professionale. Messa in atto dall’avvocato. In ambito di responsabilità contrattuale, è compito dell’avvocato dimostrare che il danno denunciato dal cliente non sussiste. Al contrario, quando si prende in considerazione la responsabilità extra contrattuale, è la persona che ha subito il danno e che desidera ottenere il risarcimento. Che deve dare prova dell’esistenza del danno stesso. Posto in essere dalla condotta dell’avvocato.
Responsabilità Professionale Avvocato: Prescrizione
Il problema della responsabilità professionale avvocato che non esegue la prestazione nel modo corretto arrecando un danno nei confronti del proprio cliente è più diffuso di quanto si possa pensare. Ma entro quanti anni avviene la prescrizione della Responsabilità Professionale di un Avvocato? Il termine di prescrizione della responsabilità professionale di un avvocato è di 10 anni.In linea con quanto riporta il codice civile. Tutte le azioni che hanno origine dalla stipula di un contratto si possono avviare entro il massimo di anni 10. Pertanto, un cliente può agire nei confronti dell’avvocato entro tale arco di tempo.
Per quanto riguarda invece la prescrizione nella responsabilità professionale extra contrattuale
Derivante da fatto illecito, l’azione risarcitoria può essere avanzata solo entro i 5 anni. Ma a partire dal quale momento inizia a decorrere tale termine di prescrizione? Il termine di 10 anni di prescrizione inizia a decorrere una volta che l’avvocato ha svolto la prestazione professionale? Oppure dall’insorgenza del danno? Stando a quanto emerge dagli atti processuali. Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento non decorre dal momento in cui l’avvocato compie l’azione che ha dato origine al presunto danno. Ma dal momento in cui si verifica effettivamente il danno. Quando si parla di verifica effettiva del danno si fa riferimento al momento preciso in cui esso si manifesta all’esterno. Divenendo così percepibile dal cliente danneggiato.
Lettera di Contestazione Responsabilità Professionale Avvocato
Se un cliente ritiene di essere stato danneggiato dal suo legale deve rivolgersi ad un altro avvocato e chiedergli di scrivere una lettera di contestazione. Per accertare la responsabilità professionale avvocato accusato di inadempienza. Sulla rete esistono numerosi fac simile per la richiesta risarcimento danni professionali causati da un avvocato. A cui è possibile fare riferimento per avere un’idea più chiara di come si imposta una lettera di diffida efficace. Clicca qui per visionare uno dei modelli disponibili online.
Assicurazione Professionale Avvocati: il modo migliore di gestire le richieste di risarcimento
Per un avvocato tutelare il proprio patrimonio personale con una Assicurazione Professionale Avvocati è la soluzione ideale. Per fronteggiare le eventuali richieste di risarcimento che gli possono essere avanzate dai clienti. Egli appartiene a quel gruppo di categorie professionali. Che sono tenute, per legge, a stipulare una polizza di assicurazione a copertura della responsabilità civile verso terzi. Costoro, tranne in alcuni casi, non possono esercitare la loro professione senza un’adeguata copertura assicurativa. Ricorda sempre che i professionisti iscritti all’albo non solo devono essere dotati di un’Assicurazione RC Professionale ma devono comunicare, per legge, ai loro clienti, prima di assumere un determinato incarico, sia gli estremi della polizza sia il massimale. Grazie all’innovativo sistema di preventivazione messo a punto da Scontopolizza puoi calcolare il preventivo di una Assicurazione Professionale Avvocati in pochi secondi e in modo del tutto gratuito! Inoltre, puoi risparmiare fino al 20% sul costo della polizza e, se lo desideri, puoi affidarti alla consulenza telefonica del nostro team di esperti che ti guideranno, passo dopo passo, nella scelta delle garanzie da inserire nella tua polizza.