Franchigia: facciamo chiarezza su questo argomento!
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Situazione classica: accade un incidente, si chiamano in causa le assicurazioni affinché provvedano a risarcire il danno e, alla fine dei giochi, l’assicurato deve comunque pagare di tasca propria. Quantomeno, gli viene chiesto di contribuire con una quota. Che non sempre è quella che si aspettava di dover versare, perché espressamente spiegata e contestualizzata come franchigia in fase di firma di contratto. Ecco perché è fondamentale capire bene come funziona la franchigia, di cosa si tratta e come viene calcolata. Così da potere, prima di acquistare un’assicurazione, fare le proprie valutazioni e sapere esattamente quali saranno i costi addebitati in caso di sinistro. Senza sorprese amare né imprevisti mai messi in conto.
Quando i contratti non sono poi così chiari
Quando si sta acquistando un’assicurazione è lecito e giusto fare tante domande. Sia che si abbia l’assicuratore face to face in agenzia sia che si stia sottoscrivendo un contratto online con l’aiuto di un operatore o di un tecnico, al telefono, via e-mail o via chat. Spesso e volentieri, però, quando vengono comunicati i dati relativi alla franchigia non vi si fa molto caso. Si prende un po’ il discorso sottogamba. Focalizzandosi, principalmente, sul costo del premio annuo o su altri dettagli come la possibilità di rateizzare o di avere uno sconto se mi firmano più contratti, magari per riunire il nucleo familiari sotto una stessa compagnia assicurativa.
Quand’è che si pensa alla franchigia?
Una volta firmato l’accordo, generalmente, la franchigia è una di quelle cose alle quali non si pensa più. Fino a quando, disgraziatamente, non accade l’incidente. A quel punto, l’assicurato contatta il suo assicuratore affinché prenda in carico il sinistro e la relativa pratica. E, naturalmente, si attende che l’assicurazione rimborsi i danni e si occupi di risarcire chi ne ha diritto.
Ed è in questo preciso momento che…
Ci ri ricorda della franchigia! Perché, al momento del rimborso, l’assicurazione liquida la sua parte e poi chiede all’assicurato di pagare una quota. Che, infine, altro non è che il prezzo concordato in sede di sottoscrizione contrattuale, della famigerata franchigia.
Cos’è la franchigia
Si chiama franchigia, in gergo assicurativo, la quota che in tutti i casi l’assicurato deve pagare di tasca propria in caso di sinistro. Il valore di questa quota viene esplicitato in sede di contratto e, naturalmente, è scritta in chiaro e trasparente sul contratto stesso. Sia che questo sia cartaceo sia che questo sia stato inviato via e-mail perché si è scelto di assicurarsi online.
La franchigia può essere di due tipi:
- fissa;
- relativa.
Franchigia fissa
Generalmente un po’ più alta rispetto alla quota calcolabile su quella relativa, si tratta appunto di una cifra fissa. Qualunque sia l’entità del danno e la gravità dell’incidente, in caso di sinistro l’assicurato pagherà comunque quella somma stabilita.
Franchigia relativa
Di solito, con questa formula, non si paga nulla quando il danno da risarcire è importante. La franchigia relativa viene infatti calcolata solo se il danno causato è superiore al valore della franchigia stessa.
Facciamo un esempio pratico
Ammettiamo di avere un contratto di RC auto che prevede 500 euro di franchigia. E ipotizziamo di fare un incidente che causa 1000 euro di danni.
- Se la nostra franchigia è assoluta pagheremo di tasca nostra 500 euro come previsto e la compagnia pagherà i restanti 500.
- Invece, se la nostra franchigia è relativa non pagheremo nulla perché il danno supera il valore della franchigia,
Se, invece, il danno causato fosse stato di 400 euro, quindi inferiore al valore della franchigia, dovremmo risarcire l’intero importo in entrambi i casi.
Cosa conviene, quindi? Scegliere franchigia assoluta o relativa?
La scelta della tipologia di franchigia è molto personale. In linea di massima, chi ha un basso rischio può accettare una formula assicurativa con franchigia assoluta mentre, per i neo-patentati, le auto aziendali o chi condivide l’auto con altre persone, probabilmente farebbe meglio a propendere per quella relativa.
L’importanza di valutare sempre bene il preventivo e di confrontarne tra loro diversi
Anche per questo è importante ribadire quanto sia importante, prima di firmare un contratto assicurativo, chiedere più preventivi e confrontarli tra loro. Ricordiamo che nel preventivo deve essere esplicitato chiaramente anche il valore delle eventuali franchige e la loro tipologia. In modo da poter avere un quadro chiaro e completo dei benefit offerti da un determinato contratto rispetto a un altro. E di fare un acquisto consapevole.
In questo modo:
- non si avrà nessuna sgradevole sorpresa in caso di incidente;
- si potrà scegliere la tipologia di contratto più adeguata alle proprie esigenze;
- sarà scelta personale optare per una formula più conveniente in caso di incidente importante o risparmiare sul premio perché ci si considera a basso rischio.
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