Coronavirus e Riduzione Affitto per Negozianti, Artigiani e Inquilini [GUIDA]
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Come Ridurre l’Affitto al Tempo del Coronavirus
In questo articolo prenderemo spunto dal recente Decreto Cura Italia che prevede, all’articolo 65, un bonus affitti per negozi e botteghe artigianali costretti a rimanere chiusi per limitare il contagio da Coronavirus.
La domanda che molti inquilini continuano a porsi è infatti la seguente: ma come si fa ad ottenere una riduzione dell’affitto per via dell’emergenza Coronavirus?
Finalmente anche il Governo è intervenuto per cercare di venire incontro alle esigenze degli inquilini, sia di immobili abitativi che commerciali, per ottenere una riduzione del canone di locazione da parte del proprietario del bene.
Tale possibilità, particolarmente utile per negozianti e artigiani, vale per tutti i tipi di immobili senza differenze in ordine alla durata contrattuale ovvero al regime fiscale di tassazione ordinaria o cedolare secca.
E’ tuttavia necessario il previo consenso da parte del locatore che, qualora espresso, gli consente di evitare il pagamento delle imposte sulla parte dei canoni non riscossi.
Ebbene, come procedere?
Acquisito il parere favorevole da parte del proprietario del bene, le parti devono redigere e sottoscrivere un accordo che andrà registrato entro i successivi 30 giorni.
Nell’accordo bisogna indicare i riferimenti del contratto di locazione, i dati delle parti contrattuali, il canone annuo inizialmente stabilito, l’ammontare della riduzione frutto dell’accordo ed il numero di mesi in cui l’inquilino pagherà il canone in misura ridotta.
In ultimo la scrittura andrà munita di data e sottoscrizione della parti.
Considerato il rischio di contagio da Coronavirus e al fine di evitare a quest’ultime di incontrarsi, l’accordo potrà essere oggetto di scambio per mail e scannerizzazione al fine di consentire la doppia firma sul medesimo foglio.
Come fare a registrare l’accordo stante l’attuale chiusura degli uffici per Coronavirus?
Al momento è sufficiente che l’accordo venga inviato on line con pec o anche semplicemente con posta ordinaria.
Tuttavia, al termine dell’emergenza da Coronavirus, bisogna depositare un originale dell’accordo al medesimo Ufficio del registro ove è stato a suo tempo registrato il contratto di locazione.
Pertanto, ad oggi per procedere alla registrazione dell’accordo è necessario compilare il Modello 69 da scaricare sul sito dell’Agenzia delle Entrate ed ivi riportare i dati del contratto di locazione ed i relativi codici riportati sul modello RLI.
Andrà inoltre allegato l’accordo sottoscritto dalle parti ed inviare il tutto presso l’ufficio del registro.
Ebbene, procedendo nel senso sopra detto, da un lato il conduttore trae il beneficio di pagare per un determinato numero di mensilità un canone di locazione in misura ridotta e, dall’altro lato, il locatore pagherà le imposte solo su quanto effettivamente riscosso.
In questo modo è possibile anche diminuire l’ammontare delle imposte da pagare in acconto sulla prossima denuncia dei redditi.
Quanto rappresentato, appare essere una buona misura per venire incontro alle diverse esigenze delle parti contrattuali, sebbene sia necessario il previo raggiungimento di un accordo tra le stesse che tenga conto del reale stato di crisi attuale e delle modalità su cui impatta su entrambe le parti.
E’ evidente che seppur il proprietario del bene subirà una temporanea contrazione dei ricavi derivanti dal mancato incasso del canone di locazione a regime ordinario, è altresì vero che in tal modo si garantisce il pagamento al canone ordinario al momento della ripartenza economica che, diversamente, rischierebbe di vedersi pregiudicato, stante la prevedibile difficoltà ad affittare un bene immobile nel corrente anno.
Articolo a cura dell’ Avv. Simona Di Napoli