Eventi catastrofali e obblighi di legge: facciamo chiarezza
Siamo tutti consapevoli, come cittadini e come imprenditori, che i fenomeni atmosferici e climatici stanno mettendo a repentaglio la sicurezza personale e aziendale. Recenti e ripetuti fatti di cronaca, pensiamo all’alluvione in Romagna del Maggio 2023, l’hanno confermato.
Nello stesso tempo, le aziende italiane sono molto sottoassicurate su questi temi, con una particolare scopertura da parte delle micro e piccole imprese. Si pensi che solo il 3.4% delle microimprese, scrive il Sole 24 Ore, ha una copertura per le alluvioni, l’8 e poco più percento per i terremoti. Questi valori crescono decisamente per le medie e grandi aziende, ma restano sotto le medie europee.
Il Governo italiano ha deciso di agire su questo tema sollecitando imprese e assicuratori a darsi da fare, inserendo nella Legge Finanziaria 2024 un obbligo di copertura generalizzato per tutte le aziende da eseguire entro fine anno. Ma come spesso accade, il diavolo, soprattutto quando si tratta di provvedimenti così importanti, è nei dettagli – e nell’applicazione pratica.
Dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono seguiti infatti tentativi – falliti – di spostare l’obbligo dalla “deadline” di fine anno, interventi di enti diversi, discussioni a livello di industrie. A che punto siamo, come gestori di aziende?
Con grande probabilità tra Giugno e l’estate 2024 verranno decisi questi “dettagli” operativi (per esempio, quanta franchigia potrà essere lasciata al cliente in queste polizze, vale a dire cosa non copriranno le assicurazioni in caso di catastrofe) e quali rischi dovranno essere effettivamente coperti per essere in regola (per esempio, il rischio sismico in zone non sismiche).
Il nostro consiglio? Prepararsi senza fretta e senza preoccupazione, parlando con esperti del settore. Alla fine, obbligo o non obbligo, e ne parliamo spesso in questo blog, assicurarsi è un valore importante per le attività economiche e va visto come un investimento, non solo come spesa.
In questo caso parliamo proprio di quegli eventi a bassa probabilità e altissimo rischio distruttivo che ogni azienda dovrebbe comunque tenere sotto controllo. Quindi senza aspettare che la politica o la burocrazia ci metta nelle condizioni di non poter decidere del nostro futuro, noi consigliamo di prenderlo in mano e cominciare a ragionare con chi di queste cose ne sa e può consigliare al meglio.
Consapevoli che per micro e piccole imprese questa cosa possa essere un ennesimo onere da mettere in bilancio, ma anche che ci sono tecniche e innovazioni che possono contenere ed equilibrare questa spesa. Prima di incorrere, come scritto nella legge, in multe e sanzioni, o stop ai finanziamenti pubblici.