Temporanea Caso Morte e Coronavirus: Aggiornamenti Sulla Polizza Vita
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In questo articolo prenderemo in esame la Temporanea Caso Morte, una polizza vita che tutela le persone a te più care. Tema ancora più importante in questo periodo, segnato dal continuo aumento delle morti per coronavirus.
Polizza Vita
La domanda che assilla molti assicurati è la seguente: la temporanea caso morte copre il coronavirus? Ossia, se muoio per coronavirus, l’assicurazione sulla vita tutela comunque i miei familiari? Nello specifico, dopo aver definito le caratteristiche di questa particolare assicurazione sulla vita, ci concentreremo sul rapporto tra temporanea caso morte, coronavirus e periodo di carenza.
Cosa si intende per Temporanea Caso Morte
Con l’espressione Temporanea Caso Morte (TCM) si intende una polizza vita stipulata da un contraente a favore di uno o più beneficiari. Il contraente di un’assicurazione temporanea caso morte si impegna a versare un premio annuale alla compagnia affinché quest’ultima assicuri un capitale ai suoi familiari, indicati in polizza come beneficiari.
Assicurazione TCM: stipula del contratto e durata
In pratica, qualora dovesse avvenire il decesso del contraente/assicurato, il beneficiario della polizza TCM riceverebbe dalla compagnia la somma di denaro pattuita nel contratto. Stipulando una polizza Temporanea Caso Morte si sottoscrive un contratto che prevede una specifica durata, all’incirca dai 5 ai 20 anni. È detta ‘temporanea’ perché, se il decesso del contraente non ha luogo nell’arco di tempo indicato in polizza, la compagnia tratterrà le rate versate e non erogherà alcuna somma ai beneficiari.
La polizza TCM a capitale costante
La forma più diffusa di TCM è la polizza temporanea caso morte a capitale costante: prevede che, qualora l’assicurato dovesse passare a miglior vita, la compagnia versi al beneficiario la somma indicata nel contratto. Si tratta quindi di un prodotto assicurativo a finalità previdenziale, pensato per tutti coloro che hanno delle persone a carico.
La polizza TCM a capitale decrescente
Quando si parla di assicurazione temporanea caso morte a capitale decrescente si fa riferimento ad un tipo particolare di polizza vita, che prevede il decrescere del capitale assicurato con il passare degli anni. Ciò rappresenta un minore rischio economico per la compagnia assicurativa, la quale, generalmente, propone anche una riduzione del premio rispetto a quanto l’assicurato dovrebbe pagare nel caso della stipula di una temporanea caso morte a capitale costante.
L’assicurazione Temporanea Caso Morte associata a mutui o prestiti
Non è un caso che questa tipologia di assicurazione sia spesso associata alla stipula di un mutuo o di un prestito a lunga scadenza. In pratica, se il contraente della polizza dovesse venire a mancare prima della totale estinzione del mutuo, sarebbe la compagnia a farsi carico del pagamento delle rate rimaste insolute, tenendo così indenni gli eredi del defunto. Si eviterebbe così il rischio di pignoramento dell’immobile, nel caso in cui gli eredi non fossero in grado di saldare le rate mancanti.
Ecco che
Il decrescere del capitale assicurato con la temporanea caso morte si lega intimamente con il decrescere del debito contratto dal contraente del mutuo con la propria banca. Man mano che le rate del mutuo si pagano nel corso degli anni, decresce il debito verso l’istituto di credito e, con esso, il capitale assicurato con la polizza. Inoltre, bisogna considerare che anche il premio dell’assicurazione temporanea caso morte a capitale decrescente diminuisce nel corso del tempo in proporzione alla riduzione del capitale assicurato. Parliamo quindi di un vantaggio non trascurabile, che si va ad aggiungere alla detraibilità fiscale della polizza TCM.
Periodo di carenza e coronavirus
Il periodo di carenza di una temporanea caso morte indica un tempo iniziale durante il quale la copertura non è ancora attiva, pur essendo stato pagato il premio. In alcuni casi, se si vuole evitare l’attivazione del periodo di carenza bisognerà sottoporsi ad una visita medica e allegarne l’esito alla proposta di contratto.
Nel caso in cui
La compagnia in questione non preveda l’obbligo di sottoporsi a visita medica, l’assicurazione temporanea caso morte può prevedere un periodo di carenza molto lungo, pari anche a 6 mesi. In altre parole: se il decesso dell’assicurato avviene all’interno del periodo di carenza previsto dal contratto, la compagnia non elargirà il capitale al beneficiario della polizza vita.
Ma come si comportano le compagnie nel caso di decesso da covid-19? Il periodo di carenza si applica comunque?
La questione è molto attuale ed è giusto approfondirla
Alla luce della diffusione della pandemia da coronavirus, se decidi si sottoscrivere una polizza vita oggi e dovessi risultare positivo al covid-19, qualora il contagio dovesse comportare un decesso per complicazioni polmonari virali, non si applica il periodo di carenza classico pari a 30 giorni. Ne consegue che se stipuli una Temporanea Caso Morte (TCM) ora sei coperto dalle 24 ore della sua sottoscrizione e la tua polizza vita si attiva anche in caso di decesso per coronavirus.
Sospensione del pagamento del premio
Ma cosa avviene in una temporanea caso morte se il contraente smette di pagare? Per rispondere a questa domanda partiamo da un esempio. Una persona decide di stipulare una polizza temporanea caso morte e sceglie di suddividere il premio annuale in 12 rate mensili. Bene, ipotizziamo che dopo il regolare pagamento di 3 rate l’assicurato non riesca più a pagare la compagnia a causa dell’insorgere di problemi economici. Cosa succede? Se il contraente non paga le rate, la compagnia ha 6 mesi di tempo per avviare la riscossione del premio annuale e quindi delle rate mancanti. I 6 mesi scattano a partire dalla data in cui è stata pagata l’ultima rata.
Chiaramente
Non onorando il pagamento rateale, il contratto con la società di assicurazione si chiude.
Questo significa che, in caso di mancato pagamento del premio annuale, le garanzie previste dalla polizza temporanea caso morte sono sospese. Qualora la compagnia non dovesse avviare le procedure di riscossione delle rate mancanti, previste dal contratto entro 6 mesi dalla data di scadenza dell’ultima rata pagata, il contratto è da considerarsi risoluto di diritto. Naturalmente, quanto già versato all’assicuratore resterà in suo possesso, salvo specifiche condizioni previste dal contratto che consentirebbero al contraente di riscattare l’assicurazione.
Cosa determina il costo della polizza?
Le polizze TCM hanno costi variabili che dipendono da alcuni fattori, tra cui:
- Compagnia assicurativa
- Età dell’assicurato al momento della stipula della polizza
- Durata temporale della copertura assicurativa
- Presenza di garanzie complementari
- Capitale assicurato
Compagnie diverse possono infatti applicare tariffe variabili; inoltre, più anziano è l’assicurato, più è probabile che il decesso possa avvenire durante il periodo di validità della polizza – fattore che fa aumentare il prezzo della polizza. Il costo di una temporanea caso morte è direttamente proporzionale anche al capitale assicurato. Più denaro il contraente vuole destinare ai propri familiari, maggiore sarà il rischio economico per la compagnia: ne consegue l’aumento proporzionale del premio annuale.